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martedì 9 aprile 2013
venerdì 29 marzo 2013
giovedì 21 marzo 2013
The Freedom Writers
- Idea: questo film parla della diversità etnica che c'è tra i vari studendi di una classe di Los Angeles.
- Sceneggiatura: il film è ambientato a Los Angeles, nel 1992. In questo periodo i diversi gruppi etnici sono in uno stato costante di guerra non dichiarata.
- La scena che mi è piaciuta di più è stata quando la professoressa Erin Gruwell cambia il futuro della classe, perchè dedica anima e corpo offrendo loro attenzione e rispetto, li riconosce semplici ragazzi che sono costretti a sopravvivere in un ambiente ostile, non delinquenti, e adattando il proprio insegnamento, facendo leva sui temi del razzismo e della tolleranza.
- Musica: le musice, a mio parere, sono del genere POP
martedì 19 marzo 2013
giovedì 14 marzo 2013
lunedì 4 marzo 2013
giovedì 21 febbraio 2013
martedì 19 febbraio 2013
venerdì 8 febbraio 2013
giovedì 31 gennaio 2013
martedì 29 gennaio 2013
venerdì 25 gennaio 2013
giovedì 17 gennaio 2013
mercoledì 16 gennaio 2013
Es. 20 Commento sul film
Hugo Cabret è un orfano, che vive segretamente nelle mura della stazione ferroviaria a Parigi . E, spostandosi nei dimenticati cunicoli di manutenzione, si prende cura degli elaborati orologi dell’edificio. L’unica eredità avuta dal padre è un automa rotto; che Hugo cerca di riparare rubacchiando parti di altri ingranaggi. Grazie all’aiuto di Isabelle (una ragazzina un po’ eccentrica) l’automa viene finalmente riparato e i due scoprono un indizio che riguarda il padrino della ragazza e che riporta a galla ricordi ormai da tempo dimenticati. Il padrino (Georges Méliès.) si rivela essere uno dei più grandi autori della storia del cinema, il quale credeva di essere stato dimenticato da tutti.
Il film mi è piaciuto molto, perchè parla delle origini del cinema, come si è formato e come veniva proiettato.
La scena che mi ha colpito di più è quella dove i due ragazzi riescono a far riaffiorare alla memoria del sig. Georges Méliès i ricordi riguardanti tutti i suoi film.
Si potrebbe paragonare la storia del sig. Méliès con la nostra epoca, dove il cinema cerca solo di riprodurre la realtà e sembra aver perso la capacità di sognare e far sognare.
Secondo me il film vuole farci capire l'importanza dell'immaginazione.
Consiglio a tutti di vederlo, perchè è un ottimo film e per non dimenticarsi mai di sognare.
giovedì 10 gennaio 2013
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